EVENTO ATTUALMENTE SOLD OUT
Un trekking unico, una location magica, un evento che ancora mancava e che, finalmente, arriva nel calendario estivo di Vette e Baite: il Trekking del Lupo, nel cuore delle Alpi Marittime, a metà tra Francia e Italia, ai piedi del Monte Argentera. Sei giorni, cinque notti in rifugi alpini ad alta quota, due parchi naturali e tanta, tantissima bellezza nel cuore delle Alpi, camminando sulle tracce del lupo, il vero protagonista di queste terre.
Siamo nel cuore di montagne dall’aspetto severo e risoluto, a metà tra due parchi naturali in due differenti Paesi: il Parco delle Alpi Marittime, in Italia; e il Parco del Mercantour, in Francia. Due aree incontaminate dove gli ecosistemi sono ancora intatti e dove domina una figura su tutte, quella del lupo, che qui è tornato dopo anni di assenza. A testimoniarlo la presenza di due centri faunistici (che danno il nome all’itinerario), uno all’inizio a S. Giacomo d’Entraque, uno a un terzo del cammino, in Francia.
Raggiungeremo paesaggi di grandiosa bellezza; svalicheremo oltre confine per fare ritorno in Italia dopo una notte spesa in Francia; attraverseremo cinque straordinari colli posti oltre i 2.400mt di altitudine; cammineremo lungo le tracce delle antiche strade reali di caccia, costruite per il Re Vittorio Emanuele. Nel mezzo camosci, stambecchi, gipeti, prima di arrivare in rifugio, quello vero, che dà pieno senso al termine, che ti accoglie con il suo calore, con un piatto caldo e il sorriso del gestore. Pochi posti letto, poche altre persone. La sensazione vera di una montagna sincera e finalmente ritrovata.
Un percorso ad anello unico, che non teme alcun paragone con altri delle nostre montagne. A far da sfondo al nostro percorso a tappe la presenza, piacevolmente ingombrante, del Monte Argentera, la vetta più alta delle Alpi Marittime con i suoi 3.297mt di altitudine. E poi ancora laghi, anfiteatri di origine glaciale, pascoli. Qui, a metà tra Piemonte e Francia, si respira sempre il fascino immutato dell’alta montagna.
Sei giorni di cammino, più di 70km e 5.000 mt di dislivello. Da San Giacomo a San Giacomo, un anello sulle orme del predatore più conosciuto e amato. Nel cuore di montagne superbe e maestose.
Se ami la montagna autentica, questo è il trekking che stavi cercando!
1° giorno: arrivo a San Giacomo d’Entraque - visita centro faunistico - Rif. Soria Ellena 6km/D+ 600mt ca.
Il primo giorno raggiungeremo San Giacomo d’Entraque, in provincia di Cuneo. Approfitteremo dell’escursione breve per partire al mattino e arrivare in tarda mattinata a San Giacomo. Qui una visita al centro faunistico è doverosa prima di imbracciare lo zaino, allacciare gli scarponi e iniziare il nostro itinerario ad anello di 6 giorni. Prima destinazione e prima notte al Rif. Soria Ellena.
2° giorno: Rif. Soria Ellena - Le Boreon Gite d’Etape 12km/D+ 900mt ca.
Secondo giorno. Dopo colazione si parte in direzione Francia e Le Boreon. Un’escursione di 12km e 900 di dislivello, non troppo lunga né eccessivamente faticosa per iniziare a scaldare le gambe in vista dei giorni a seguire. Stupendo il passaggio in Francia attraverso il Piano del Praiet, l’omonimo lago non lontano e il successivo Colle di Finestra, a metà tra Italia e Francia, a metà tra la Valle Gesso e la Valle Vésubie. Arrivati oltreconfine inizia la discesa verso la nostra destinazione odierna, Le Boreon e la nostra Gite d’Etape di Nicolas.
3° giorno: Le Boreon - Rif. Remondino 10km/D+ 1.500mt ca.
Terzo giorno, sveglia in Francia, colazione e pronti alla partenza. La giornata si preannuncia un po’ più faticosa anche a causa della salita che riconduce in Italia attraverso il Colle di Ciriegia. Il dislivello odierno supera i 1.000mt e sono quasi tutti concentrati nella prima salita, quella che da Le Boreon e la Val Vésubie riporta in Italia e in Valle Gesso. Da qui inizierà la seconda metà di escursione per raggiungere il Rifugio Remondino, dove trascorreremo la nostra terza notte.
4° giorno: Rif. Remondino - Rif. Questa 13km/D+ 900mt ca.
Nuova giornata nel cuore delle Alpi Marittime. La nostra destinazione odierna è il Rifugio Emilio Questa, passando per il Colletto di Velasco, altro colle da oltrepassare in questo trekking ad anello. L’escursione si presenta molto più semplice di quella del giorno precedente, il dislivello è minore e spalmato su una lunghezza maggiore. Il modo migliore per godere della bellezza dei panorami che incontriamo lungo il tragitto odierno. Su tutti quelli che circondano i laghi alpini di Fremamorta, un gioiello della Valle Gesso, affacciati sul massiccio dell’Argentera, imponente e unico da questa prospettiva. Ultima tappa il Rifugio Emilio Questa, che sorge sulle sponde di un altro bellissimo lago, il Lago delle Portette.
5° giorno: Rif. Questa - Rif. Morelli Buzzi 16km/D+ 1.000mt ca.
Il quinto giorno, insieme all’ultimo, quello successivo, sono i più lunghi per distanza da percorrere. La giornata odierna, dopo la colazione in rifugio, inizia in discesa verso le Terme di Valdieri. Un itinerario molto affascinante, in un contesto roccioso che lentamente degrada per scendere a fondovalle. Arrivati alle Terme di Valdieri, dopo una meritata sosta, siamo pronti a ripartire in salita, in direzione del nostro ultimo rifugio, il Morelli Buzzi. A separarci dall’ultima notte in questo magico contesto, coccolati dal calore del rifugio, poco più di 7km e 1.000 metri di dislivello da affrontare dapprima nel bosco e, successivamente, nel cuore del Vallone di Lourousa.
6° giorno: Rif. Morelli Buzzi - San Giacomo d’Entraque 19km/D+ 800mt ca. D- 1.900mt ca.
Ultimo giorno di cammino, lungo. Iniziamo la giornata con una ricca colazione in rifugio, ci attendono quasi 20km di cammino per rientrare a San Giacomo. Lunga giornata sì, ma tremendamente affascinante. Dal Morelli Buzzi raggiungiamo dapprima il Passo del Chiapous, oltre i 2.500mt. Da qui inizia la discesa in un vallone roccioso verso il Lago del Chiotas. Oltre ancora il Passo delle Fenestrelle, l’ultimo dei passi da oltrepassare in questa settimana. Inizia l’ultima discesa, ripida. Rientriamo in direzione del Soria Ellena, il rifugio che ci ha ospitati il primo giorno, svoltiamo a sinistra e iniziamo l’ultimo tratto, quello che riporta a San Giacomo, dove abbiamo lasciato le macchine 6 giorni prima. Chi vuole può prendere in considerazione l’idea di pernottare ancora una notte, prima di fare rientro.
Una settimana sulle orme del lupo, all’ombra dell’Argentera, nel cuore di valloni e anfiteatri rocciosi unici, maestosi. Il calore autentico dei rifugi, la meraviglia dei panorami tipicamente alpini, lo sguardo sempre attento della fauna che popola queste terre alte, il sapore di un trekking di confine. Pochi trekking sanno trasmettere tutto questo. Il trekking del lupo ti entra nel cuore e lì rimane per sempre!
Da non perdere!