La gestione dei pasti lungo il cammino

Sono anni che cammini in Natura, ma solamente escursioni giornaliere o al massimo con un pernotto il sabato sera? Hai voglia di provare ad alzare l’asticella e dopo tante riflessioni, dubbi ed incertezze decidi di partire per un cammino di più giorni. Quali sono gli step da fare?

LA PREPARAZIONE E’ TUTTO

 Prima di pensare a “cosa posso mangiare quando sarò in cammino?” bisogna chiedersi quale sia l’itinerario più adatto per le nostre capacità fisiche e una volta scelto il percorso, strutturare un piano di allenamento per arrivare preparati al giorno della partenza (se vuoi approfondire il tema dell’allenamento per i trekking: https://vetteebaite.it/blog/le-fasi-essenziali-prima-di-un-cammino).

Per non sbagliare la scelta del nostro cammino, dobbiamo saper leggere e interpretare l’itinerario, per cui risulterà fondamentale saper analizzare la cartina topografica, la lunghezza totale, il dislivello positivo e negativo, quante strutture recettive ci sono lungo il percorso, le fonti d’acqua, le difficoltà tecniche legate al tracciato e molto altro.

A questo punto, l’analisi fatta a casa ci darà modo di comprendere quanti giorni saremo o meno isolati (nessuna possibilità di appoggiarsi a strutture recettive) e quindi quali scorte di cibo mettere nello zaino ad inizio cammino e quante invece reperirne durante il viaggio. In base a questi dati capiremo quanti kg in più o in meno peserà il nostro zaino.

AUTOSUFFICIENZA SI, AUTOSUFFICIENZA NO?

Un altro fattore determinante è la scelta dello stile con cui vogliamo affrontare il nostro cammino, ovvero dormendo in strutture recettive con tutti i benefit annessi oppure in totale autosufficienza utilizzando la nostra tenda. A seconda della modalità scelta andremo a selezionare lo zaino giusto e soprattutto il cibo necessario per affrontare i giorni di cammino che ci aspettano.

È bene ricordare che lo zaino che ci portiamo appresso sarà sempre sulle nostre spalle, per cui oltre al materiale necessario e obbligatorio per poter affrontare al meglio il nostro cammino (peso non dimezzabile anche scegliendo i materiali più leggeri), dovremo aggiungere più o meno cibo a seconda della scelta fatta

 Quindi, le variabili sono proprio acqua e quantità di cibo.

 

 

MODALITA’ DI CAMMINO

  1. Pernotti in B&B, camerate comuni, agriturismi e alberghi

È sicuramente la scelta più leggera e più smart di tutte, ma la meno economica. Con pernotti di questa entità stiamo parlando sicuramente di cammini che attraversano città e/o borghi, trekking dove i sentieri si alternano a mulattiere, strade sterrare e/o anche strade asfaltate; sono, quindi, itinerari più semplici, meno faticosi e alla portata di tutti.

Lo zaino sarà sicuramente più leggero rispetto alle altre modalità di cammino, non dovremo preoccuparci delle colazioni, delle cene e tanto meno della tenda o delle lenzuola per la notte. Avendo la possibilità di poter passare da borghi o città ci potremo organizzare totalmente in loco anche per i pranzi.

Che cosa ci potrà essere utile per ricaricare le batterie durante il cammino? Qualche snack veloce da mettere nello zaino, da usare nelle tappe più lunghe e più dure, magari lontane dai centri storici di passaggio (se vuoi approfondire il tema degli spuntini: https://vetteebaite.it/blog/e-lora-dello-spuntino).

 

  1. Pernotti in mezza pensione in Rifugio

 Anche in questo caso il problema dei pernotti, delle colazioni, delle cene e della tenda non ci sarà. Impostando l’itinerario con la notte in Rifugio, sarà importante valutare la lunghezza e i dislivelli delle singole tappe che vogliamo affrontare, poiché l’ambiente intorno a noi sarà prettamente montano (e non collinare o urbano ad esempio), quindi cammineremo a volte per lunghi tratti senza poter rifornirci di acqua e senza incontrare strutture recettive per poter acquistare qualcosa da mangiare.

Dovremo, quindi, organizzarci per i pranzi e gli spuntini, portando tutto il necessario sulle nostre spalle. Potrebbe essere utile avere nello zaino anche il fornelletto e la bombola per poter mangiare qualcosa di caldo come le pietanze in busta, leggere e ricche di nutrienti (anche se poco appetitose). Se invece volete essere ultraleggeri, la soluzione migliore è organizzarsi con cibi solidi e molto nutrienti, come barrette energetiche e/o proteiche, frutta secca, cioccolata, frutta disidratata, per poi ricaricare completamente le riserve energetiche una volta arrivati a cena in Rifugio.

 

 

  1. Autosufficienza con pernotto in tenda

È la situazione più scomoda, più faticosa, più economica e forse anche la più romantica. Per prima cosa ci vuole preparazione fisica, esperienza di cammini in modalità 1 e 2 e/o di camminate giornaliere lunghe. Dovremo preoccuparci di ogni singolo aspetto della nostra giornata, dal buongiorno alla buonanotte, poiché tutto il necessario dovrà stare in uno zaino.

La variabile determinante ancora una volta sarà il cibo: sarà nostro compito calcolare il fabbisogno energetico giornaliero necessario (in Kcal e macros) e trovare la soluzione più smart possibile per non caricare troppo le spalle.

Ecco qui qualche esempio pratico per i vostri pasti:

Pranzi e cene
pietanze in busta, zuppe, pasta, farro, quinoa

Spuntini
barrette energetiche e proteiche, tonno in scatola, gallette, crackers, parmigiano reggiano, polpa di frutta, cioccolata, frutta disidratata, frutta secca

 Colazioni
Avena, cereali, te, uova sode, torte

La cosa più bella dei cammini in autosufficienza? Che più cammini, più mangi e più si alleggerisce lo zaino. Vedrai come le ultime tappe ti sembrerà di volare.

PICCOLA CONCLUSIONE

Questa piccola guida ti può essere utile per capire certe dinamiche dei cammini e dei vari stili di cammino; ogni cammino può essere affrontato nella modalità preferibile (a seconda delle disponibilità delle strutture), ogni singolo cammino può essere sfidante per chiunque (dall’atleta al sedentario), basta semplicemente scegliere lo stile più idoneo per noi ed allenarsi

Se si hanno dei dubbi sull’affrontarlo da soli, la soluzione può essere chiedere ad una guida ambientale escursionistica consigli pratici e farsi un po’ di esperienza con camminate lunghe giornaliere, simulando il peso dello zaino che dovremo portare a spasso durante il cammino. Provate a caricare con voi anche il cibo, selezionerete con prove ed errori le pietanze giuste per il futuro cammino e ricordate che oltre a selezionare cibo pratico, è giusto scegliere anche cibi che appaghino il palato e che ci facciano sentire sempre a casa.

 

In ogni caso, qualsiasi sia lo stile scelto, buon appetito e buon cammino a tutti!

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